Comune di Pattada

Provincia di Sassari
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Nuraghe Lerno

vecchie isperaglias Centro Storico

Il centro storico ha conservato la disposizione caotica de sos bighinados dell'antichità (i vicinati o rioni). Alcuni nomi dei rioni del paese sono ancora in uso (Su Cuccuru, Pedra 'e Mola, Aidu); molti prendevano il nome dalle chiese (Ighinadu S. Sabina, de su Rosariu etc.).
Le case sono state costruite affiancate a schiera lungo le strade che seguono la morfologia del terreno; esse si affacciano su due vie pubbliche (nella via più bassa abbiamo un piano in più interrato rispetto a quella più alta) e sono costruite in modo molto semplice: il materiale utilizzato è la pietra (granito o trachite) poco lavorata e messa in opera a secco o con malta; questo determina lo spessore notevole dei muri in quanto venivano utilizzate sezioni notevoli di materiale. Il paramento murario è ricoperto da intonaco. Lo schema era uguale sia per le case dei poveri sia per quelle dei ricchi: 2 ambienti al piano terra (nei quali si svolgeva la vita familiare) e 2 al piano superiore collegati da una scala centrale interna; erano prive di cortili e giardini.
Caratteristiche delle case di Pattada sono le persiane in legno con le finestrelle chiamate Isperaglias, e i fregi e gli stemmi che si possono ammirare nelle chiavi di volta delle porte.

 

facciata casa comunale Casa Comunale

Il Palazzo Municipale rappresenta un esempio di stile Liberty; sulla sua origine si hanno scarse notizie, si sa che in passato era noto come "Su Palattu 'e Manuelle" abitazione di un ricco possidente che avrebbe fatto giungere in paese maestranze piemontesi.
Dai documenti di archivio risulta che il palazzo venne acquisito come patrimonio comunale nel 1882. Non si hanno notizie della precedente sede del comune
L'esterno si presenta regolare e armonioso e l'impostazione classica si fonde con tendenze nuove. Il fronte è caratterizzato da tre elementi sovrapposti che conferiscono all'edificio un senso di alleggerimento nell'andamento verticale; la suddivisione è marcata dalle cornici in cemento che sottolineano il modificarsi delle superfici. Le finestre sono più semplici al piano terra ed elaborate nei piani superiori. Motivi Liberty compaiono nelle finestre del bovindo (elementi floreali).
L'elemento di maggior spicco è il portale di ingresso con la sua imponenza realizzato da maestranze piemontesi.

 

santa sabina Chiesa di S. Sabina

E' attualmente la chiesa parrocchiale ed è di origine 500esca; di stile tardo-aragonese era il campanile cilindrico (1558 ) che crollò diverse volte, l'ultima nel 1907 a causa di un fulmine. Fra il 1789 e il 1811 la chiesa vene rifatta parzialmente mentre nel 1929 crollò la volta principale; la chiesa venne consacrata nuovamente nel 1941.
La leggenda narra che la chiesa come luogo di culto affonda le sue origini nel periodo romano: una donna che aveva smarrito una gallina si recò nella zona di Rueddu (a destra dell'attuale chiesa) per cercarla. Lì dove c'era una pianta di fico selvatico comparve S. Sabina che chiese alla donna di far edificare in quel punto una chiesa in suo nome. Il fico e i volatili sono due simboli legati alla cultura pagana; è quindi possibile che in quel luogo vi fosse un luogo di culto pagano. Fino a qualche tempo fa si usava mangiare pasta con salsa di galletti in occasione della festa di S. Sabina.

 

Chiesa del Carmelo

L'attuale chiesa risale agli anni '80 e lo stile è moderno. La chiesetta precedente era 700esca e la struttura era simile a quella di S. Nicola.
Dallo spiazzo si può ammirare la parte Meridionale del territorio di Pattada.

 


san gavino Chiesa di S. Gavino

Sorge sul colle S. Gavino che è il punto più alto del paese. Il colle fu occupato anticamente probabilmente per la sua posizione strategica (reperti nuragici) e c'era un luogo di culto nell'alto Medioevo (scoperta di tombe).
La tradizione narra che qui venne fondato un monastero dai frati benedettini pisani (periodo pisano-genovese) del quale faceva parte la chiesa dedicata al martire turritano S. Gavino che poi nel 1200 venne occupato dai camaldolesi. In questa occasione sembra siano state rubate le campane dai pisani. Prima della realizzazione dell'attuale sacrario dedicato ai caduti della Prima Guerra Mondiale pare che vi fossero le celle dei monaci sul lato sinistro della chiesa e un pozzo al centro del complesso. Agli inizi dell'800 un triste avvenimento provò l'esistenza di una cripta: una donna incinta vi cadde e perse la vita. Nel 1838 i ruderi della chiesa vennero utilizzati per costruire le mura del cimitero.

 

chiesa del rosario Chiesa del Rosario

Anticamente era dedicata a S. Salvatore e il convento domenicano che vi si insediò nel 1616 ne prese il nome; la chiesa risale al 1500 e lo stile è tardo-gotico-aragonese.
Gli stemmi che si trovano all'interno della chiesa ci portano ad affermare che la famiglia che ne patrocinò la costruzione era quella dei Centelles che per secoli governò il Monte Acuto.
Il cambiamento del titolo da chiesa di S. Salvatore in Madonna del Rosario si ebbe nel corso del 700 per volere dei frati domenicani visto che a loro spettava la diffusione del culto per la Madonna e della pratica della recita del rosario. L'antico campanile era cilindrico e crollò a causa di un fulmine.

 

Chiesa di S. Giovanni

Si trova dove prima c'era la periferia del paese e una serie di orti.
La parte più antica è la navata 300esca in stile gotico.
Il culto di S. Giovanni come quello di S. Michele è di importazione bizantina ed era profondamente radicato nella cultura pattadese: per il vespro della festa erano previsti i falò e durante la notte venivano preparate le medicine (famosa quella per l'ernia) e raccolte le erbe per gli infusi benefici.
S. Giovanni è considerato il patrono degli allevatori e la statue lignea del santo veniva portata in processione nei periodi di siccità.

 

san giacomoChiesa di S. Giacomo

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